Decreto sulle Virtù eroiche di Fr. Isaia

DICASTERIUM  DE  CAUSIS  SANCTORUM

BENEVENTANA
Beatificationis  et  Canonizationis Servi  Dei
ISAIAE COLUMBRO
(in saeculo: Nicolai Antonii Mariae)
SACERDOTIS PROFESSI ORDINIS FRATRUM MINORUM
(1908-2004)
____________________

DECRETO  SULLE  VIRTÙ EROICHE

“Beato quel religioso che non ha giocondità e letizia se non nelle santissime parole e opere del Signore e, mediante queste, conduce gli uomini all’amore di Dio con gaudio e letizia”.

(San Francesco d’Assisi, Ammonizione XX)

Il Servo di Dio Isaia Columbro (al secolo: Nicola Antonio Maria), sacerdote professo dell’Ordine dei Frati Minori, nel corso della sua lunga vita religiosa si impegnò a realizzare quanto San Francesco d’Assisi auspicava per ogni buon frate minore: coltivare la vita interiore e testimoniare a tutti l’amore di Dio.
Nato a Foglianise, Diocesi di Benevento, l’11 febbraio 1908 da Cosimo e Maria Antonia Tedesco, contadini dalle sane tradizioni religiose, cinque giorni dopo ricevette il sacramento del battesimo con i nomi di Nicola Antonio Maria. Fin da piccolo prese a frequentare la locale parrocchia e a rendersi utile alla famiglia, conducendo gli armenti al pascolo.
Dal 1921 fu alunno del Collegio Serafico dei Frati Minori della Provincia di Santa Maria delle Grazie di Benevento e, il 1° novembre 1924, entrò in noviziato col nome di fra Isaia. Un anno dopo emise la prima professione religiosa e si avviò agli studi teologici nei conventi di Sant’Antonio in Montecalvo Irpino, poi di Fiesole in Toscana e, infine, di Benevento. Il 15 settembre 1929 emise la professione solenne e il 25 luglio 1931 fu ordinato sacerdote.

La vita del Servo di Dio si svolse essenzialmente tra il convento della Santissima Annunziata di Vitulano, per oltre cinquant’anni in due distinti periodi, e quello della Madonna delle Grazie di Benevento, per circa quindici anni. Diversi furono gli uffici affidatigli dall’obbedienza, tutti svolti con dedizione e competenza e vivificati da un costante impegno di preghiera e di carità verso Dio e verso il prossimo. Fu vicemaestro dei novizi, discreto della comunità, maestro dei chierici, amministratore della parrocchia, guardiano, parroco e viceparroco. In tutto ciò lasciò trasparire l’azione della grazia. Innamorato della vocazione francescana, si propose di tendere alla santità abbracciando uno stile di vita sobrio, penitente, temperante, rigoroso con se stesso ma indulgente con il prossimo. Manifestò una perfetta armonia tra quanto predicava e quanto operava, lieto di sentirsi servo di tutti e sereno nell’accettare umilmente i propri limiti purché brillasse in ogni circostanza la gloria di Dio. Disponibile ai bisogni della sua comunità religiosa, seppe anche accogliere e accompagnare i confratelli più giovani nel loro cammino formativo. Ad essi trasmise un intenso amore all’Eucaristia e alla Madre di Dio.

Padre Isaia svolse il suo apostolato principalmente a favore delle popolazioni del Sannio. Con esemplare carità pastorale seppe condividere con loro le difficoltà e le speranze in momenti particolarmente duri, come quelli segnati dal secondo conflitto mondiale. In particolare, si distinse per la disponibilità a portarsi tra la gente dispersa per le campagne e assicurare loro la partecipazione ai sacramenti e al precetto festivo, sfidando il freddo, il caldo e la stanchezza dovendo compiere lunghi e disagiati percorsi a piedi.

Il Servo di Dio fece dell’accoglienza dei penitenti, dei fanciulli, dei giovani e degli anziani, dei sacerdoti e delle religiose, un punto fermo del suo essere frate. Fu vicino ai malati negli ospedali e nelle proprie case, portando ad essi il conforto della benedizione di Cristo e il sollievo della buona parola, accompagnandoli con la preghiera nel tempo del dolore. La sua paternità spirituale gli consentì di vivere con grande libertà interiore il rapporto con i numerosi penitenti, ai quali seppe comunicare il balsamo della misericordia divina. Per incarico degli Arcivescovi di Benevento svolse con equilibrio e prudenza il ministero di esorcista diocesano per mezzo del quale ristabilì la pace nei cuori feriti dal male.
Avanzando negli anni, per motivi di salute, fu obbligato ad una vita più ritirata che egli seppe valorizzare intensificando la preghiera e dedicandosi a tempo pieno alla confessione e all’ascolto di quanti ricorrevano a lui per consiglio. Esercitò una speciale forma di carità verso le anime del Purgatorio vegliando talvolta intere notti per presentare al Signore la sua accorata preghiera di suffragio. Sopportò con pazienza i mali che lo affliggevano sempre lieto e grato verso i confratelli che amorevolmente lo assistevano.
Il Servo di Dio morì nella sua cella del convento di Vitulano all’età di 96 anni il 13 luglio 2004 mentre era in preghiera. Due giorni dopo, il 15 luglio si celebrarono i funerali con una numerosa partecipazione di clero e fedeli. L’amministrazione comunale volle offrire per la sepoltura dell’umile figlio di San Francesco un ampio appezzamento di suolo nel cimitero adiacente il convento.

L’Inchiesta diocesana sulla vita, le virtù, la fama di santità e di segni del Servo di Dio si celebrò presso la curia diocesana di Benevento dal 13 luglio 2014 al 21 maggio 2016. Il Dicastero delle Cause dei Santi ne riconobbe la validità giuridica il 15 dicembre 2016. Preparata la Positio essa fu sottoposta all’esame del Congresso dei Consultori Teologi il 7 febbraio 2023. I Padri Cardinali e Vescovi nella Sessione Ordinaria del 18 giugno 2024 hanno riconosciuto che il Servo di Dio ha esercitato in grado eroico le virtù teologali, cardinali e annesse.

Il sottoscritto Cardinale Prefetto ha quindi riferito tutte queste cose al Sommo Pontefice Francesco. Sua Santità, accogliendo e confermando i voti del Dicastero delle Cause dei Santi, ha oggi dichiarato: Constano le Virtù teologali, Fede, Speranza e Carità verso Dio e verso il prossimo, nonché le Virtù cardinali, Prudenza, Giustizia, Fortezza e Temperanza, e le Virtù annesse, in grado eroico, del Servo di Dio Isaia Columbro, al secolo Nicola Antonio Maria, sacerdote professo dell’Ordine dei Frati Minori.

Il Sommo Pontefice ha poi disposto che il presente decreto venga pubblicato e inserito negli atti del Dicastero delle Cause dei Santi.

Dato a Roma, il 20 giugno 2024.

Marcello Card. Semeraro
Prefetto

+ Fabio Fabene
Arciv. tit. di Montefiascone
Segretario

 

Skin Color
Layout Options
Layout patterns
Boxed layout images
header topbar
header color
header position