Convento “S. Maria degli Angeli” – San Bartolomeo in Galdo

Il Convento

Fondato nel 1609 e inserito nella Provincia Riformata di S. Angelo in Puglia, questo convento fu la prima casa religiosa della più stretta Osservanza, costruita nel Sannio beneventano.

Dopo appena due anni, nel 1611, già era uno dei conventi più importanti della Provincia, in quanto fu costituito guardiania. I frati, nel loro apostolato, vi diffusero subito le devozioni più sentite della spiritualità francescana, espressa anche con la presenza di dipinti e statue nella chiesa. Tra esse, particolarmente significativa è la statua di san Diego d’Alcalà, patrono dei “fratelli laici”, del 1624.

Dalla lapide posta sull’architrave della chiesa si apprende che Il convento e la chiesa sono stati costruiti con il contributo di tutti. Il portale così adorno con suo denaro e con pietà d’animo il Cardinale di Santa Romana Chiesa Scipione Borghese, abate e barone, fece costruire nell’anno della salvezza 1630.

Con ogni probabilità, fin dalla sua fondazione, questo convento fu casa di formazione e di studio. Nell’Ottocento, il convento subì le due soppressioni; restò chiuso dal 25 maggio 1811 alla fine di dicembre 1816. Dopo il ritorno dei frati, il convento fu confermato casa di formazione e di studi. Nel 1860, vi dimorano 17 religiosi.

Con la soppressione del 1866, per il convento inizia il periodo più nero della sua secolare esistenza, perché, sottratto ai frati, fu adibito a caserma dei carabinieri, che, in parte, lo occuparono fin dal 3 gennaio 1866. Per opera di P. Ambrogio Cuminelli di S. Nicandro Garganico, fu costruita una nuova ala del convento, che venne inaugurata il 25 agosto 1897.

Dall’8 maggio 1911, questo convento fa parte della nuova provincia di S. Maria delle Grazie di Benevento. Già in precarie condizioni di stabilità, il convento subì nel terremoto del 22 agosto 1962

danni molto gravi, e fu necessaria una ricostruzione.

 

La chiesa

Oltre l’altare maggiore, vi sono sei altari, tre per ogni lato: di S. Pasquale Baylon, S. Diego d’Alcalà, di S. Antonio di Padova (a destra); di S. Nicola da Mira, del Crocifisso e di S. Francesco d’Assisi (a sinistra).

Accanto alla devozione dei Santi, è particolarmente sviluppata quella alla Beata Vergine Maria, venerata con i titoli di S. Maria degli Angeli, della Purificazione e dell’Immacolata. Altre statue si trovano nella sagrestia e rappresentano S. Chiara d’Assisi, S. Pietro d’Alcantara e S. Matteo apostolo. Interessante sono i due cori lignei e l’organo “Mascioni”, inaugurato il 24 agosto 1985. Nel secolo XX, ha subito interessanti restauri e cambiamenti.

Nel 1959 fu trasferito l’altare ad un metro dal muro dell’abside. Ultimamente la chiesa, dopo il restauro effettuato con il concorso di tutto il popolo, è stata benedetta solennemente dal vescovo di Lucera, Mons. Angelo Criscito, il 2 agosto 1983.

Questa chiesa inoltre è stata parrocchia dal 1° ottobre 1987 al 31 dicembre 2010 con il titolo di “Cuore Immacolato di Maria”.

 

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